La presentazione del Modello 730 per la dichiarazione dei redditi è obbligatorio per la maggior parte dei cittadini italiani. Tra le varie sezioni del modello, il Quadro B è dedicato ai redditi derivanti dai fabbricati, ovvero dagli immobili posseduti. Compilare correttamente questo quadro è essenziale per evitare errori e sanzioni.
730: definizione e scadenze
Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi semplificata utilizzata principalmente da lavoratori dipendenti e pensionati in Italia. Attraverso il 730 i contribuenti dichiarano i propri redditi percepiti nell’anno precedente e calcolano le imposte dovute.
La scadenza per la presentazione del modello 730 è il 30 settembre. È possibile farlo direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate con il 730 precompilato, tramite il proprio sostituto d’imposta, presso un CAF dipendente o un professionista abilitato.
Quadro B 730: chi deve compilarlo
Sono tenuti a compilare il Quadro B tutti coloro che possiedono a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale uno o più fabbricati, che siano:
- Situati in Italia
- Catastalmente censiti nel Catasto Urbano
- Con rendita catastale
In caso di usufrutto o altro diritto reale il titolare della sola “nuda proprietà” non è necessario dichiarare il fabbricato.
Tra i fabbricati da dichiarare rientrano:
- Case (anche se adibite ad abitazione principale)
- Negozi e locali commerciali
- Capannoni industriali
- Fabbriche
- Terreni edificabili
Non danno luogo a reddito e non vanno dichiarate le costruzioni rurali ad uso abitativo adibite ad usi agricoli, gli immobili utilizzati per le attività agricole (come fabbricati per la protezione delle piante, conservazione dei prodotti agricoli, custodia di macchine, attrezzi e scorte, fabbricati per l’agriturismo), le unità immobiliari in fase di restauro, risanamento o ristrutturazione, gli immobili adibiti a musei, biblioteche o destinati al culto.
Come si compila il Quadro B
Il Quadro B del Modello 730 si articola in due sezioni distinte, la prima per la dichiarazione dei fabbricati, la seconda relativa alle locazioni.
Sezione I – Redditi dei fabbricati (Righi B1-B6)
Le informazioni richieste in questa sezione sono le seguenti:
- Rendita catastale: Rappresenta il valore medio annuo attribuito all’immobile ai fini fiscali, va indicata senza la rivalutazione del 5% (tale rivalutazione è operata dal soggetto incaricato dell’assistenza fiscale). Se non si conosce la rendita catastale è possibile acquisire il dato attraverso una visura catastale
- Codice di utilizzo: “1” se abitazione principale, “2” se unità immobiliare tenuta a disposizione, “3” se casa affittata in libero mercato, “4” se immobile locato con equo canone, “5” se pertinenza (box, cantina,…) dell’abitazione principale iscritta in catasto con autonoma rendita, “8” se immobile locato in un comune ad alta densità abitativa, “9” in altri casi, “10″ se abitazione o pertinenza data in uso gratuito a un familiare che vi dimora abitualmente, ’11’ se immobile in parte abitazione principale e in parte locato in regime di libero mercato o “patti in deroga”, “12″ se immobile in parte abitazione principale e in parte locato a canone “concordato” in comuni ad alta densità abitativa, “14′” se locato in Abruzzo a persone colpite dal sisma del 2009, “15′” se dato in comodato in Abruzzo a persone colpite dal sisma del 2009, “16” se reddito dei fabbricati da società semplice imponibile Irpef (locati o con esenzione IMU), “17” se reddito dei fabbricati da società semplice non imponibile Irpef (non locati senza esenzione IMU).
- Giorni di possesso: Giorni di possesso nell’anno (365 se per tutto l’anno).
- Percentuale di possesso: Porzione di proprietà o di usufrutto detenuta dal contribuente sull’immobile (100 se si è l’unico proprietario).
- Codice percentuale canone: Per gli immobili in affitto, la percentuale di canone sottoposto a tassazione “1” se sottoposto a tassazione ordinaria per il 95%, “2” per fabbricati tassati al 75% (Venezia, nelle isole Giudecca, Murano e Burano), “3” per immobili a cedolare secca tassati al 100%, “4” per immobili di interesse artistico tassati al 65%.
- Canone: da compilare se tutto o parte dell’immobile è dato in locazione. Riportare il 95% del canone annuo che risulta dal contratto di locazione se nella colonna 5 (codice canone) è stato indicato il codice “1”, il 75% del canone se nella colonna 5 è stato indicato il codice “2”, il 100% del canone se nella colonna 5 è stato indicato il codice “3”, il 65% del canone se nella colonna 5 è stato indicato il codice “4”.
- Codice situazione particolare: “1” per immobile distrutto/inagibile con certificazione comunale, “3” per immobile inagibile con richiesta di revisione rendita, “4” per mancato pagamento del canone e sfratto concluso prima della dichiarazione, “5” per immobile in comproprietà locato da uno o più comproprietari per la propria quota, “6”, “7” e “8” per rinegoziazioni in diminuzione del canone d’affitto.
- Ubicazione: Codice catastale del Comune dove si trova l’immobile.
- Cedolare secca: va indicata se si opta per questo metodo per le locazioni.
- Codice IMU: “1” per fabbricati diversi dall’abitazione principale (esenti IMU ma tassati sui redditi), “2” per abitazione principale o pertinenze soggette IMU (es. box), “3” per immobile a uso abitativo non locato, soggetto IMU nello stesso Comune dell’abitazione principale.
- Codice contratto: “1” per contratti a canone concordato con cedolare secca in Comuni con emergenza post-calamità, “2” per contratti a canone libero ≤ 30 giorni o locazioni brevi.
Sezione II – Dati relativi ai contratti di locazione (Rigo B11)
Questa sezione va compilata solamente se l’immobile si trova in Abruzzo e viene affittato a individui che risiedono nei comuni colpiti dal terremoto del 2009 e le cui abitazioni sono state distrutte o dichiarate inagibili.
Per compilare questa sezione andranno inseriti:
- Dati relativi all’immobile locato: numero del rigo nella Sezione I del Quadro B dove inseriti i dati dell’immobile ed eventuale numero del modello (730 o 730-BIS) compilato con i dati dell’immobile
- Dati relativi al contratto di locazione: Data di registrazione, modalità di registrazione del contratto, numero e sotto numero di registrazione, codice identificativo dell’ufficio presso cui è stato registrato il contratto e codice identificativo del contratto.
- Dati relativi alla dichiarazione ICI/IMU
- Durata del contratto
730 precompilato
L’Agenzia delle Entrate, a partire dal 30 aprile di ogni anno mette il 730 precompilato a disposizione dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, predisposto dall’Agenzia delle Entrate sulla base delle informazioni ricevute da diversi operatori (sostituti d’imposta, banche, strutture sanitarie, società assicurative, etc.).
Con il nuovo precompilato non è più necessario compilare manualmente i riquadri del modello 730. Le informazioni, proposte con un linguaggio semplificato, possono essere direttamente confermate o modificate attraverso un percorso guidato. Tuttavia, è importante verificare l’esattezza dei dati e, se necessario, integrarli o modificarli.
Infatti, anche se si scegli di utilizzare il modello precompilato, bisogna sempre:
- Controllare i dati precompilati:
- Confrontare i dati con quelli in proprio possesso (visure catastali, contratti di locazione, etc.).
- Segnalare eventuali difformità.
- Integrare i dati mancanti:
- Inserire i dati relativi agli immobili non presenti nella precompilazione.
- Indicare i redditi catastali non precompilati.
- Compilare la sezione relativa ai contratti di locazione:
- Per ogni immobile locato, inserire i dati del contratto (canone, codice percentuale canone, etc.).
Una compilazione accurata del Quadro B è fondamentale per dichiarare correttamente i propri redditi e ottenere un calcolo preciso delle imposte, evitando errori e sanzioni.