Sospensione del mutuo: chi può richiederla e come

Uomo che calcola sospensione mutuo casa

La durata dei finanziamenti si estende per molti anni, durante i quali le condizioni finanziarie personali possono subire significative variazioni. Eventi imprevisti e spiacevoli, come la perdita del lavoro o una riduzione delle ore lavorative, possono influire negativamente sulla capacità di far fronte agli impegni finanziari presi.

Fortunatamente esiste una soluzione per sospendere le rate del proprio mutuo fino a 18 mesi: chi si trova ad avere difficoltà finanziarie può accedere al Fondo di Sospensione Mutui per l’acquisto della prima casa, gestito della CONSAP (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici). 

Requisiti per ottenere il congelamento 

L’accesso al fondo è previsto per coloro che sono stati soggetti a una sospensione dal lavoro e per coloro che hanno subito una riduzione dell’orario di lavoro, almeno pari al 20%, per un periodo di almeno 30 giorni lavorativi consecutivi. Tra le altre cause per cui si può accedere al fondo ci sono la cessazione del rapporto di lavoro (subordinato a tempo indeterminato o determinato, parasubordinato, di rappresentanza commerciale o di agenzia)o il riconoscimento di grave handicap o di invalidità civile non inferiore all’80%. 

Per accedere al fondo CONSAP i soggetti devono inoltre soddisfare altri requisiti:  

  • Avere un ISEE non superiore a 30.000 euro 
  • Avere un mutuo di importo fino a 250 mila euro relativo abitazione principale che non sia appartenente alle categorie catastali A1, A8, A9 (di lusso). È importante considerare che il fondo copre solo i mutui relativi all’acquisto della prima casa, mentre non sono compresi mutui erogati per costruire l’immobile.
  • Se hanno già beneficiato del fondo, non devono aver superato il limite complessivo dei 18 mesi. Le sospensioni precedentemente concesse autonomamente dalla Banca sono considerate nel calcolo del periodo massimo. 

La sospensione non può essere richiesta per i mutui per i quali sia stata avviata da parte di terzi una procedura esecutiva sull’immobile ipotecato. In caso di avvio di azioni esecutive a sospensione già concessa, la sospensione stessa viene revocata.

Mutuo sospeso: come funziona 

Il Fondo di sospensione mutui per l’acquisto della prima casa, conosciuto anche come Fondo Gasparrini, è uno strumento che consente ai mutuatari di bloccare il pagamento delle rate del mutuo in caso di temporanee difficoltà economiche.  

La sospensione del pagamento delle rate è temporanea ed è concessa per una durata massima di: 

  • 6 mesi se la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro dura tra 30 e 150 giorni lavorativi consecutivi. 
  • 12 mesi se la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro dura tra 151 e 302 giorni lavorativi consecutivi. 
  • 18 mesi se la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro dura oltre 303 giorni lavorativi consecutivi. 

 

Gli interessi maturano durante il periodo di sospensione, ma il 50% di essi viene pagato dal Fondo. 

Come fare la richiesta per la sospensione 

Per richiedere la sospensione del mutuo è necessario compilare l’apposito modulo e presentarlo alla banca presso la quale è in corso il pagamento delle rate del mutuo, indicando: 

  • i dati identificativi dei beneficiari del mutuo  
  • I requisiti per accedere al fondo 
  • L’indirizzo e la categoria catastale dell’immobile, che deve essere la prima casa e non appartenere alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Per conoscere con certezza la categoria catastale del proprio immobile è possibile consultare una visura catastale.

Insieme al modulo va allegata copia del documento d’identità o passaporto e permesso di soggiorno (per cittadini extra UE).

A seconda, poi, del motivo per cui si richiede la sospensione vanno allegati alla domanda dei documenti di supporto: 

  • In caso di disoccupazione per cessazione del rapporto di lavoro i documenti da allegare alla domanda sono: copia del contratto o della relativa proroga ed eventuali comunicazioni che attestino l’interruzione del rapporto (es. dimissioni per giusta causa). Se l’interruzione è dovuta a giusta causa vanno inoltre prodotti la sentenza o l’atto transattivo bilaterale che attesta la giusta causa e la lettera di dimissioni.
  • In caso di grave handicap o di invalidità civile è necessario presentare il certificato rilasciato dall’ASL competente che qualifichi il mutuatario quale portatore di handicap grave o invalido civile (da 80% a 100%). 
  • In caso di sospensione dal lavoro va presentato uno di questi documenti: copia del provvedimento amministrativo di autorizzazione o della richiesta del datore di lavoro ai trattamenti di sostegno del reddito, copia della dichiarazione del datore di lavoro attestante la sospensione dal lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore, con l’indicazione del numero di giorni di sospensione. 
  • In caso di riduzione dell’orario di lavoro è necessario allegare uno di questi documenti: copia del provvedimento amministrativo di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito o della richiesta del datore di lavoro di ammissione al trattamento, dichiarazione del datore di lavoro attestante la riduzione dell’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore, con l’indicazione del numero di giorni di riduzione dell’orario di lavoro. 

Altri strumenti di sostegno 

Sospendere temporaneamente i pagamenti delle rate del mutuo rappresenta certamente una delle soluzioni più efficaci per chi si trova in difficoltà economica. Questa misura consente di alleviare temporaneamente il peso finanziario, permettendo al debitore di riorganizzare le proprie finanze senza l’immediata preoccupazione delle scadenze delle rate. Tuttavia, non tutti possono accedere a questa opzione, in quanto è necessario soddisfare specifici requisiti per beneficiare del fondo di sospensione.

 

Nel caso in cui non si abbia diritto a tale fondo, è possibile esplorare altre alternative, come la surroga del mutuo. La surroga consiste nel trasferire il mutuo da una banca ad un’altra, con l’obiettivo di ottenere condizioni contrattuali più favorevoli. Questo processo può comportare tassi di interesse più bassi, condizioni di rimborso più flessibili o altre agevolazioni finanziarie che possono rendere più gestibile il mutuo nel lungo termine.

 

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